"Poesia Videovisuale" DVD
"Poesia Videovisuale" DVD
"Dalla mia casa... Aprile
2008"
"Ancora... Dalla mia casa... Aprile 2008"
“POESIA VIDEOVISUALE”
"VIDEOVISUAL POETRY"
La
“poesia visiva”, o “poesia visuale”, ha subito, fin dagli anni
’60, una costante trasformazione, in ragione delle evoluzioni della
comunicazione di massa: “poesia visiva”, “poesia concreta” e
“poesia tecnologica”. L’intreccio tra la scrittura e
l’immagine, è stato l’unico punto fermo che abbia caratterizzato
questo particolare modo di fare arte; con l’intento di far
decadere le ultime intercapedini, ancora esistenti, tra queste
due discipline artistiche, apparentemente così differenti. La
creazione di un ibrido mediatico, tra quello pittorico e quello
letterario, ha aperto, inconsapevolmente, la strada verso la
nuova multimedialità, con l’intento di esprimere un unico
concetto artistico. La “poesia videovisuale” o “poesia
videovisiva” nasce appunto dalla normale evoluzione dei mezzi di
comunicazione che, soprattutto in questi ultimi anni, stanno
concretizzando il loro processo di trasformazione. Ora più che
mai, la “parola che designa il contesto”, può attingere ad un
nuovo ed immenso serbatoio di immagini “che lo raccontino”. Tale
serbatoio, risiede appunto, nella possibilità di catturare, con
l’ausilio di una telecamera, e delle successive elaborazioni
computerizzate, tutti quei riferimenti visivi, e sonori,
in grado di avvicinarsi, nella maniera più esaustiva, alla
realizzazione di un ipotetico concetto iniziale. L’utilizzazione
privata, di questi strumenti tecnologici, ormai alla
portata di tutti; e che niente ha a che vedere con il mondo
cinematografico, ci dà la possibilità di far lavorare in
sinergia i tre diversi media: quello linguistico, quello delle
immagini; anche in movimento, e quello sonoro; che insieme
concertano alle sollecitazioni sensoriali del suo operatore; che
è anche, nello stesso istante, fruitore.
Questa nuova proiezione di
spazialità, ci trasporta in un inedito universo parallelo, che
sta nel mezzo, dove solo pochissimi elementi, quelli
“Metarazionali”,
vengono lasciati alla loro casualità…
Giosuè
Marongiu
Maracalagonis 17 aprile 2008