PRODUZIONE LETTERARIA DI GIOSUE’ MARONGIU:
04 Maggio 2019
POESIE DA VIAGGIO TRAVEL POEMS
PREFAZIONE DI LUIGI PAOLO FINIZIO:
“L’isola che c’è”
Tra pittura, scrittura e musica da tempo Giosuè Marongiu vive
il suo scambio d’esistenza creativa, quella che è la sua
ragione nell’arte, la sua vena narrativa e di creazione.
L’insorgere di pensieri e immagini, di parole e suoni,
l’intreccio di pratiche e tecniche, di emozioni e artifici, di
passioni e strategie mentali nel loro luogo di natura, nel
loro sito di nascita e vita: la sua isola natìa, la sua terra
di Sardegna.
Questa
‘l’isola che c’è’ di Marongiu, la condizione insulare di vita
e cultura, di spazio e interazione dove la sua arte si fa
luogo privilegiato tra forme di linguaggio, tra reti di
comunicazione in poesia, musica e pittura. Qui nasce e
interagisce il suo ‘BauForm’, la sua casa creativa, il museo
di raccolta del suo lavoro d’immagini e parole, di segni,
colori e musica. Ne viene il suo spazio di incontro e raccolta
con altri artisti affini nella ricerca espressiva.
Un luogo
insomma circoscritto, ben piantato, abitato e curato
nell’entroterra di Sardegna che si dilata e sconfina nelle
reti accoglienti e diffusive del sistema telematico, delle
forme digitali. Da tempo seguo in arte il suo lavoro di
pittura, il suo costruire forme nello spazio. Nella sua arte
agisce sempre una vocazione mobile di transito tra tempo e
spazio, sino a certe ultime indagini volte al gioco fluido,
sonoro e luminoso di forme astratte danzanti in un virtuale
campo spaziale.
Marongiu
si può dire che tiene sempre la sua arte sulla corda della
ricerca, sul proporsi costante e virtuoso di un pensiero che
se non si raccoglie tra forme e colori si affida e compone
nella scrittura, nella poesia. Ricerca per sua natura tesa
alla mobilità, al transito tra memoria e futuro, dove la
narrazione o l’immaginazione poetica cerca se stessa, si
affaccia oltre il proprio dire. Così la raccolta di versi qui
riuniti porta il titolo di “ Poesie da viaggio”, come a
indicarne la loro intima mobilità e destinazione, il loro
viatico di senso tra il proprio dire, la personale risonanza e
l’alterità di chi vorrà leggerlo e ascoltarlo.
Il senso
appunto del suo dire in pittura come in poesia teso a
comunicarsi, ad offrirsi oltre se stesso. E se in pittura e
nei progetti plastici sono le forme e i colori a farsi
dimensioni aperte, sconfinate nello spazio d’immagine, in
poesia è il tempo e lo spazio ad espanderla con la musica che
può dilagare per ogni luogo e ogni istante come può farlo un
profumo.
Alla
manualità, al fare della sua opera si lega lo scrivere, il suo
dire e cantare le poesie che per vocazione comunicante le
trascrive e canta pure in lingua inglese. La sua arte, il suo
creare dall’’isola che c’‘è’ segue la propria libertà e
volontà di essere e comunicare senza inibizioni, senza confini
di sorta. Aperto e coinvolgente com’è il vento in Sardegna,
così dicono alcuni suoi versi “Dalla mia casa…”: Tutto
intorno è teso e si muove come onde,/ inventando, / la voce
del vento
Luigi Paolo Finizio
“Foreverland"
Giosué
Marongiu has been living for a long time his swap of creative
existence, which is also his creative vein, through writing,
playing music and painting. His pure thoughts and images,
words and sounds, the interweaving of experiences and
techniques, emotions and artifices, passions and strategies of
the mind spread in their natural birthplace that is also his
native island: his Sardinia Island.
This is Marongiu’s “Foreverland”, where his art - thanks to
his state of insular life and culture - develops itself
through his linguist styles, poetry, music and painting. Here
was born his 'Bau Form', his “Creative House”: the museum
where his works of images and words, drawings, colours and
music are collected. It is also the place where he
meets other artists who are looking for new ways of expression
just like him.
This is a well-defined, -finished and inhabited place located
in the hinterland of
Sardinia.
A place that expands itself into the welcoming nets of the
telecommunications system. I have been chasing Marongiu’s
activity in painting and his ability in creating shapes in the
space for a while. In his art always acts a temporary vocation
always acts between time and space.
We can say that Marongiu
always keeps his art on the cord of research, looking
continuously for a virtuous proposal of a thought that
accomplishes itself in writing, in poetry. Research that aims
to the movement, moving between past and future, where the
poetic imagination seeks itself, looks beyond its own words.
The verses collected here under
the title of "Travel Poems",
want to express their intimate mobility.
Marongiu always offers himself beyond himself through his art.
And if in painting and in plastic projects the shapes and
colours become open - boundless in the space, in poetry are
the time and the space that expand it through the music that
can spread anywhere and in anytime just like a perfume.
Marongiu’s written works are strictly connected to his manual
skills and his poems are also translated and sang in English.
The art of “Foreverland” pursues its sense of freedom and the
will to be
communicated without inhibitions, without any boundaries. Open
and charming as the wind in
Sardinia,
so say some of his verses "From my house ...”
: All around is tense and moves like waves, / inventing, / the
voice of the wind.
Luigi Paolo Finizio
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