L’ULTIMA CONOSCENZA
MAGGIO 2016


English text below - An interview with author Giosuè Marongiu
Testo in inglese sotto.

INTERVISTA All’AUTORE GIOSUE’ MARONGIU RILASCIATA ALLA CASA EDITRICE ALETTI CHE HA PUBBLICATO IL SUO ROMANZO:

Partiamo proprio dal titolo, come mai “L’Ultima Conoscenza” Quali sono gli argomenti ricorrenti, o per lei fondamentali, che tratta in questo volume?

Re: La mia, è una mente estremamente logica e razionale, così che quando mi approccio con una nuova opera, sia letteraria o di altra natura “linguistica”, visualizzo il mio progetto creativo sintetizzandolo nel titolo che ho scelto di usare, per poi dar seguito al racconto che è già completo dentro di me; fin nei minimi particolari. “L’Ultima Conoscenza” rappresenta per me il completamento di una lunga e tormentata esperienza di vita al fine di coronare quella sete di conoscenza che, per varie circostanze della mia esistenza, mi hanno visto arrivare a questo media espressivo (la letteratura) in un periodo non più giovanile della mia vita. Ho percorso, fin da bambino, un lungo cammino con l’intento, in solitudine, di costruirmi, con l’aiuto dell’arte, un mondo ideale nel quale rifugiarmi; migliore di quello che il caso aveva voluto concedermi…, cercando di tenere ben saldi i fili che collegavano questi diversi media, tra loro, attraverso i quali andavo completando, cercando di realizzare e migliorare costantemente, tutta quella che io consideravo la mia spasmodica creatività compulsiva.

Quanto la realtà ha inciso nella scrittura?

Re: Sono un fedele sostenitore della realtà, che trovo assai più entusiasmante della finzione: anche se i luoghi, gli arredi o le situazioni, nelle storie narrate, tu non li abbia mai visti oggettivamente, ciò non vuol dire che non esistano poiché essi esistono in maniera tangibile dentro la tua mente e poco importa che tu li abbia già concretizzati/realizzati/vissuti, essi, i tuoi racconti, pazienti aspettano che tu li realizzi. Quindi si: << la realtà ha inciso profondamente sul mio romanzo!>>.

La scrittura come valore testimoniale, cosa ha voluto salvare e custodire dall’oblio del tempo con questo suo libro?

Re: la scrittura, come media espressivo, è quello che, più degli altri, ti fa accedere alle zone più intime di tutto il tuo essere, in grado di descrivere le sensazioni e le emozioni più sottili, di farti “vedere” tutto ciò che non si può vedere, e che dentro di te tumultuoso bussa per “venire alla luce”. Meravigliosa testimonianza dell’unico essere senziente e consapevole dell’esistere che da senso all’Universo tutto poiché, se non ci fosse, non importerebbe a nessuno della sua bellezza… Quale migliore testimonianza di quella di un uomo che vive la sua esistenza, giorno dopo giorno, da tramandare ai propri simili?!

A conclusione di questa esperienza formativa che ha partorito il libro “L’Ultima Conoscenza” se dovesse isolare degli episodi che ricorda con particolare favore come li descriverebbe?

Re: “L’Ultima Conoscenza” che ho terminato di scrivere nel 2002, dopo varie rivisitazioni, è stato per me il banco di scuola che mi è mancato, dove ho imparato a scrivere e a conoscermi, profondamente e intimamente, con il quale ho provato a mettermi a nudo con le mie passioni e i miei deliri più intimi; tentando di ipotizzare un futuro, che ad alcuni potrebbe apparire utopistico, che sicuramente col tempo mi darà ragione; soddisfacendo quella che io considero la mia, ma non solo mia, curiosità sull’ultima conoscenza; del resto, le utopie di ieri non sono le realtà di oggi…?!

Quali sono le sue fonti di ispirazione: altri autori che ritiene fondamentali nella sua formazione culturale e sentimentale?

Re: Come ho anzidetto, mi sono avvicinato tardi al mondo della letteratura, intento a vivere e godere intensamente della mia giovinezza; a godere della piena libertà conquistata e tanto agognata… Poi, il mio incontro con una singolare Professoressa di Mestre; alla quale ho dedicato questo mio romanzo, mi ha fatto scoprire quanto la mia visione delle cose fosse assai ristretta e che avevo assolutamente bisogno di cercare di recuperare quel tempo perduto, che stava solamente li, in attesa che io mettessi giudizio… Ho iniziato a leggere con i libri che la mia generosa Maestra mi regalava: se non ricordo male il primo fu “Il Sergente Nella Neve” Di Mario Rigoni Stern. Mi spronava continuamente, spingendomi sempre un po’ più avanti e così la passione per la letteratura pian piano è cresciuta: una raccolta di alcuni autori che ho letto sono inseriti nella mia pagina www.facebook.com/giosue.marongiu, ogni volta che ne finisco uno lo inserisco nell’elenco; come monito che mi ricorda che la mia strada per colmare quel divario culturale è ancora assai lunga...
Gli autori che penso siano stati per me fondamentali sono sicuramente: Pirandello con il suo “Fu Mattia Pascal” o “L’uomo dal fiore in bocca” ed altri… Moravia con il suo “Gli indifferenti” dai dettagli quasi maniacali; Buzzati con il suo meraviglioso “Il Deserto dei Tartari” dove i silenzi sono per me così “confortanti”; o forse perché penso che mi assomigli tanto… Poi Dostoevskij con i suoi “Fratelli Karamazov” o “Delitto e Castigo”; ma anche Tolstoj con “Guerra e Pace”; poi Kafka con “ Il Processo” ma anche “ La Metamorfosi”; “Una giornata di Ivan Denisovic” di Solzenicyn. Chiaramente, “Se Questo è un Uomo” del grande Levi; ma anche Euripide con la sua meravigliosa “Ifigenia in Aulide” o con “Le baccanti” ecc… ecc… ecc…
Troppe pagine servirebbero per citare tutti quegli autori che possano avermi influenzato!

Ci sono altre discipline artistiche, o artisti, che hanno in qualche modo influenzato la sua scrittura?

Re: Il mio primo amore è stata l’Arte visiva, in tutte le sue declinazioni, con la quale ho realizzato tutto il mio percorso formativo artistico fin dalle opere più giovanili degli anni 60’: ( Pittura, Scultura ecc), per poi approdare all’Arte Contemporanea di ricerca nel finire degli anni 80’, nella quale anche tuttora opero: all’epoca ho fondato il periodico mensile di Cultura informazione e Spettacolo denominato “Sogni”; un omaggio che avevo voluto dedicare al grande Akiro Kurosawa con il suo film omonimo, per una grande avventura come Editore; nella quale sede redazionale, mi ero dovuto necessariamente dotare di un Computer per la realizzazione della impaginazione del mio Giornale. Sicuramente sta proprio li quello che ha influenzato la mia scrittura poiché, in quegli anni, grazie all’attrezzatura in mio possesso, ho iniziato la mia particolare ed entusiasmante ricerca artistica nella “Computer-Art”; per allora considerata da tutti una pazzia anche solo da immaginare… Questo formidabile mezzo avveniristico, il Computer, per la verità, allora ancora in fase embrionale e molto lento, mi fece appassionare ai nuovi media, che avrebbe trasformato radicalmente il mio, ma non solo il mio, linguaggio espressivo, dove nel mio romanzo “L’Ultima Conoscenza” la fa da padrone.

Oltre a quello trattato nel suo libro, quali altri generi letterari predilige?

Re: La mia grande passione è la Fisica in generale: Galileo, Einstein, Planck. L’Universo mi affascina, quindi la Relatività Generale, la Fisica Quantistica, le varie teorie delle stringhe o degli universi paralleli, la Materia Oscura e l’Energia oscura, ma anche la matematica nel meraviglioso mondo della geometria: ho finito di leggere da qualche mese “L’Enigma di Poincaré” che ho trovato molto illuminante poiché ho trovato molti punti di contatto, per esempio in Topologia sull’omeomorfismo, che ho sto sviluppando attualmente in Arte con la mia ricerca geometrica sulle immagini speculari bi, tri e quadridimensionali.

Ho molto interesse anche per le letture di psicanalisi: altro meraviglioso mondo della mente, sopratutto quello onirico; un mio aspetto introspettivo che vale il 50% della mia esistenza e che ho inserito nel mio romanzo.

Preferisce il libro tradizionale cartaceo o quello digitale?

Re: Penso che ciò che interessa di un libro sia il suo contenuto a prescindere che esso sia di carta o digitale: il futuro avanza ed il prodotto; di qualunque sia la sua natura, chi lo acquista lo vuole ricevere prima possibile per poterlo “consumare”. Il tempo, inesorabile, nostro malgrado, soppianterà il “vecchio” con il nuovo…

Per terminare, qual è stato il suo rapporto con la scrittura, durante la composizione del libro.

Re: Il mio rapporto con la scrittura, durante la stesura del mio romanzo, è stato molto conflittuale in quanto, per via di quella mia “creatività compulsiva”, ho bisogno di cambiare continuamente media e quindi passo dalla letteratura alla musica; dove compongo brani sempre con l’ausilio del computer https://myspace.com/giosuemarongiu , poi passo all’arte visiva www.giosuemarongiu.it ; poi sono molto impegnato alla realizzazione del mio giardino, al quale costantemente lavoro: mia complicata Opera Geometrica in progress, installazione con elementi viventi e manufatti da tramandare nel tempo: https://youtu.be/laJQOgEdCR8 . Realizzo Cortometraggi e Lungometraggi nei quali ogni tanto mi perdo: https://www.youtube.com/user/marongiugiosue/videos?disable_polymer=1 . La cucina, grande mia passione, nella quale mi cimento tutti i giorni con la “Food-Art”, estensione della mia ricerca artistica multimediale che io considero il media per Antonomasia, primo mezzo di comunicazione espressivo, con il quale l’uomo si è relazionato con i propri simili. Ho un continuo bisogno di sperimentare strade nuove e come ho già detto crescere in tutto quello che ho iniziato e che devo portare avanti, quindi restare inchiodato al computer a scrivere per lungo tempo mi esaspera; anche perché non vedo l’ora di averlo ultimato.

Un motivo per cui lei comprerebbe L’Ultima Conoscenza” se non lo avesse scritto.

Re: Poiché acquistare un libro è sempre un salto nel buoi, io lo comprerei solo dopo aver letto questa intervista.

Ha in progetto altre opere da scrivere nel prossimo futuro? In caso affermativo, può darcene una anticipazione?

Re: Ho in programma la pubblicazione di una raccolta di poesie dal titolo “Poesie da Viaggio”, in doppia lingua: Italiano e Inglese, che dovrebbe vedere la luce nel 2018 sempre con la vostra Casa Editrice, nel frattempo, da qualche anno, sto lavorando alla mia biografia dal titolo “Il Piccolo venditore d’Acqua”: non so quando riuscirò a terminarla e spero che quel momento arrivi il più tardi possibile; conto di superare i 150 anni di vita; mio nonno è morto a 100, quindi, essendo una biografia della mia vita, vorrei includere ancora molti ricordi di questa mia meravigliosa e sorprendente esistenza che ancora devo nel mio futuro scrivere…

Aletti Editore - 7 Dicembre 2017

An interview with author Giosuè Marongiu:

Let's start from the title, why "The Last Knowledge" What are the recurring topics, that deal with this volume?

Answer: My mind is extremely logical and rational, so that when I'm based on a new work, both literary and of a different "linguistic" nature, I will visualize my creative project synthesizing it in the title the story that is already complete inside of me; down to the smallest details. "The Last Knowledge" represents for me the completion of a long and tormented experience of life in order to crown that thirst for knowledge that, through various circumstances of my existence, that made me to reach this expressive media (literature) in a no more young period of my life. Since I was a child, I have travelled a long way with the intention, in solitude, to construct, with the help of art, an ideal world in which to take refuge; thank you for having wanted to grant me ..., trying to hold firmly the threads that connected these different media, among them, through which I can complete, trying to realize and constantly improve, all that I consider my spasmodic compulsive creativity.

How much has reality affected writing?

Answer:I am a loyal supporter of reality, which I find much more exciting than fiction: even if you have never seen the real objects or situations of the stories, does not mean that they do not exist in a tangible way in your mind and it matters little that you have already concretized or experienced them, they, your stories, wait patiently for you to realize them. So yes: << reality has deeply affected my novel! >>.

Writing as a testimonial value, what did you want to save and preserve from the oblivion of time in your book?

Answer: writing, as an expressive media, is able, more than others, to describe the most subtle sensations and emotions, to make you "see" all that you can not see, and that inside you knocks tumultuous to "come to light". Wonderful testimony of the only sentient being and that makes sense of the entire universe; if there were not, no one would care about its beauty ... What better testimony than that of a man who lives his life, day after day, to be passed down to his fellow men? !

As a conclusion of this formative experience that gave birth to the book "The Last Knowledge", if you would isolate some episodes that you in particular remember, how would you describe it?

Answer: "The Last Knowledge" that I finished writing in 2002, after various revisions, was for me the school desk that I missed, as I learned to know, deeply and intimately, with whom I tried to put myself bare with my passions and my most intimate deliriums; trying to hypothesize a future, which to some might seem utopian, that surely with the time I want to be right; satisfying what I consider mine, but not only mine, curiosity about the latest knowledge; after all, the utopias of yesterday are not the realities of today ...?!

What are your sources of inspiration: other authors that you consider fundamental in your cultural and sentimental training?

Answer: As I said above, I approached late the world of literature, intent on living and intensely enjoying my youth; a spectacle of full freedom conquered and so much coveted ... Then, my meeting with a singular Professor of Mestre (Venice); she made me discover how limited was my vision of the thing, that I absolutely needed to recover the lost time that was just waiting for me.
I started reading what my master gave me: if I correctly remember the first was "The Sergeant In The Snow" By Mario Rigoni Stern. He constantly encouraged me, always pushing me a little further and so the passion for literature slowly grew: a collection of some authors I read are included in my page
www.facebook.com/giosue.marongiu , every time I finish one I insert it in the list as a warn that reminds me that my way to fill that cultural gap is still very long ...

The authors that I think were for me very important are definitely: Pirandello with his "Fu Mattia Pascal" or "The man with the flower in his mouth" and others ... Moravia with his "Gli indifferenti" from almost maniacal details; Buzzati with his wonderful "Il Deserto dei Tartari" where silences are so "comforting" for me; or maybe because I think they look so much like me ... Then Dostoevsky with his "Brothers Karamazov" or "Crime and Punishment"; but also Tolstoy with "War and Peace"; then Kafka with "The Process" but also "The Metamorphosis"; "A day of Ivan Denisovic" by Solzenicyn. Clearly, "If This is a Man" by the great Levi; but also Euripides with its marvelous "Iphigenia in Aulis" or "Le baccanti" etc ... etc ... etc ...
Too many pages would serve to cite all those authors who could have influenced me!

Are there other artistic disciplines, or artists, that have in any way influenced your writing?

Answer: My first love was visual art, in all its forms, with which I realized all my artistic training path since the most youthful works of the 60s': (Painting, Sculpture, etc.), and then landed at the Contemporary Art of research in the late 80 ', in which I still work: at the time I founded the monthly magazine of Culture Information and Entertainment called "Sogni"; a tribute I had wanted to dedicate to the great Akiro Kurosawa with his eponymous film, for a great adventure as a publisher; in which editorial office, I had to necessarily provide me with a computer for the realization of the layout of my newspaper. Surely it is precisely there that influenced my writing because, in those years, thanks to the equipment in my possession, I started my particular and exciting artistic research in the "Computer-Art"; by then considered by everyone a madness even to be imagined ... This formidable futuristic mean, the Computer, for the truth, then still in the embryonic stage and very slow, made me passionate about the new media, which would radically transform my, but not only my, expressive language, where in my novel "The Last Knowledge" take the rule.

In addition to the one dealt with in your book, what other literary genres do you prefer?

Answer: My great passion is Physics in general: Galileo, Einstein, Planck. The Universe fascinates me, so the General Relativity, Quantum Physics, the various theories of the strings or parallel universes, the Dark Matter and the Dark Energy, but also the mathematics in the wonderful world of geometry: I have finished reading from some month "The Enigma of Poincaré" that I found very illuminating because I found many points of contact, for example in Topology on homomorphism, which I am currently developing in Art with my geometric research on bi, tri and four-dimensional specular images.
I am also very interested in psychoanalitic readings: another wonderful world of the mind, especially the dreamlike one; an introspective aspect of mine that is worth 50% of my life and that I have included in my novel.

Do you prefer the traditional paper or digital book?

Answer: I think that what interests a book is its content regardless of whether it is paper or digital: the future advances and the product, whatever its nature or whoever buys it, wants to receive it as soon as possible in order to "consume it". Time, inexorably, in spite of ourselves, will supplant the "old" with the new ...

To finish, what was your relationship with writing, during the composition of the book?

Answer: My relationship with writing, during the writing of my novel, was very conflicting because of my "compulsive creativity", I need constantly to change the media and then move from literature to music; whit it I compose pieces always with the help of the computer
https://myspace.com/giosuemarongiu , then I pass to the visual art www.giosuemarongiu.it ; then I am very committed to the realization of my garden, to which I constantly work: my complicated Geometric Work in progress, installation with living elements and artifacts to be handed down over time: https://youtu.be/laJQOgEdCR8 . I make short films and feature films in which I sometimes lose myself: https://www.youtube.com/user/marongiugiosue/videos?disable_polymer=1 . The cooking, my great passion, in which I try every day with the "Food-Art", extension of my multimedia artistic research that I consider the media for Antonomasia, the first means of expressive communication, with which the man has related to his peers. I constantly need to experiment new ways and as I have already said, grow in all that I have started and that I have to carry forward, so to stay nailed to the computer and write for a long time exasperates me; also because I can not wait to have it completed.

A reason why you would buy "The Last Knowledge" if you had not written it.

Answer: Since buying a book is always a leap into the dark, I would buy it only after reading this interview.

Are you planning of writing other works in the near future? If so, can you give us an anticipation?

Answer: I plan to publish a collection of poems titled " Travel Poems", in two languages: Italian and English, which should see the light in 2018 always with your Publishing House, in the meantime, for some years, I'm working on my biography entitled "The Little Water Seller": I do not know when I will be able to finish it and I hope that the moment arrives as late as possible; I account to exceed 150 years of life; my grandfather died at 100, so, being a biography of my life, I would like to include many memories of my wonderful and
surprising existence.

Aletti Editor - December 2017

 

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