11
Velatura dei colori

11 Sail of colors

Dopo aver dipinto del tutto la tela ed averla lasciata essiccare, si procede alla velatura di ogni singola tinta che può avvenire in diversi modi, per esempio:

sporcare un pennello piatto, un po’ rigido del colore che s’intende usare, accertarsi che il pennello sia asciutto prima di eseguire l’operazione, ma prima di sfregarlo sul luogo prescelto, appoggiarlo leggermente su di uno straccio asciutto onde evitare di coprire totalmente il colore da velare. Sfregare sul colore fino ad ottenere una leggerissima nebbia colorata, in tal modo si aumenterà l’armonia di passaggio da un colore all’altro. Logicamente un giallo andrà velato con un giallo più chiaro o con un rosa chiaro, un arancio, andrà velato con un arancio più chiaro o, come abbiamo visto prima, con un rosa chiaro e così via per ogni colore.

Può succedere, che nel velare si depositi sulla tela troppo colore, quindi sarà bene asportarlo leggermente con uno straccio pulito.

Lo scopo della velatura è quella di penetrare sia fra le trame della tela che del colore, e dare origine a quel mezzo tono che sarebbe impossibile ottenere nella tavolozza.

12 Dinamicità pittorica

Infine, un ultimo argomento è quello che riguarda il maggiore o minore dinamismo pittorico.

Un quadro è detto statico quando manca di dinamicità-pittorica, perciò bisognerà dire che non solo gli scenari in movimento non devono essere statici, bensì qualsiasi soggetto pittorico.

Prendiamo una natura morta (soggetto statico), che, per diventare dinamico, deve essere innanzitutto arricchito il più possibile di tinte diverse ed il fondo movimentato in qualche modo; a vostro piacimento, così da ottenere uno spostamento veloce dell’occhio dell’osservatore. Saremo così riusciti a scongiurare il pericolo di ottenere un’opera statica.

                                                      Giosuè Marongiu



After painting all of the canvas and leaving it to dry, we proceed to the veiling of each color that can be done in different ways, for example:
dirty a flat brush, a little 'drive of the color you intend to use, make sure the brush is dry before performing the operation, but before rubbing it on the site chosen, lightly apply it on a dry cloth so as not to totally cover the color veil. Rub on the color to obtain a light colored mist, in this way will increase the harmony of transition from one color to another. Logically, a hazy yellow will go with a lighter yellow or light pink, an orange, go veiled with an orange lighter or, as we have seen before, with a light pink and so on for each color.
It may happen, that the veil is deposited on the canvas too much color, so will be good to remove it gently with a clean cloth.
The purpose of the glaze to penetrate both between the threads of the canvas color, and give rise to the half-tone that would be impossible to obtain in the palette.

12 Dynamic pictorial
 

Finally, one last argument has to do with the more or less pictorial dynamism.
A framework is called static when it lacks dynamism and pictorial, so you have to say that not only the scenarios in motion should not be static, but any pictorial subject.
Take a still life (static subject), which, to become dynamic, it must first be enriched as much as possible of different colors and the background moved in some way, at your leisure, so as to obtain a rapid shift the observer's eye. Thus we will be able to avert the danger of getting a work static.

Giosuè Marongiu

 

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