Spazi vuoti, foresta di tizzi spenti,
la
pioggia ha lavato via i suoi colori,
lasciando un paesaggio in bianco e nero.
...Fantasmi dei ricordi verdi,
dove i raggi del sole s’infilavano di prepotenza,
creando iridescenti rifrazioni,
che
sciolgono la luce in mille colori.
...Desolazione,
che
disarma le tue emozioni,
che
si tuffano nel mare delle pessimistiche visioni,
e
che solo la paziente attesa della rinascita puň rendere meno
dolorose.
Gli
ultimi fumi e l’odore pungente del carbone intriso di vite,
scandiscono la punteggiatura di quel racconto,
percorso abituale del mio sguardo,
che
ora,
vergognoso e pudico mi obbligo ad evitare.