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"MENOMAZIONI LETTERARIE"

Cagliari 05/06/2002

"Adduzioni" di Giosuè Marongiu

"SELF-PORTRAIT di Giosuè Marongiu

"Adduzioni"

IN ITALIANO

Voglio cantare in italiano
Per raccontare alla mia gente
quel che mi costa andare avanti
quando il presente non da niente,
costretto solo a raccattare,
brandelli di consolazione
convinto che quei palliativi
siano la sola soluzione.
Ma poi la nebbia si dirada,
lasciando spazio alla speranza,
e dal profondo del mio ego
ritrova senso l'esistenza;
Di esser nato in questa terra
per un motivo assai più grande,
che far raccolta di biglietti
che differenziano le classi,
perché la classe più importante
è quella non etichettata
che si alza presto la mattina
e va a dormire quando è stanca.
Il consumismo ci dissangua
fottendo la povera gente
che ha in tasca solo quei denari
ma dentro al cuore non ha niente,
provate solo a contemplare
questa natura che ci avvolge
con la rugiada che si appoggia
come a protegger dalla morte.
In quel momento puoi capire
quanto importante sia la tua venuta
che attraverso il raziocinio
giustifica la nascita e la morte.
Voglio cantare in italiano
per raccontare alla mia gente
che quel che importa nella vita
è chiuso dentro la tua mente.

01/02/2001 Autore : Giosuè Marongiu
- siae n° 117143 -
Località Monti Nieddu c.s. s.n. 09040 Maracalagonis ( Cagliari )
Tel. 070 755504 o 34706231802 www.giosuemarongiu.it giosue@giosuemarongiu.it
web-master Valentina Marongiu

INNAMORARSI

I sentimenti tuoi sintetizzati
ridotti ad una scarica ormonale
una reazione chimica doppante
capace di mutarsi in euforia,
questa è la chiave delle tue passioni,
che non riducon certo il risultato
ma che ha spostato solo il sentimento
da un muscolo al neurone stimolato,
forse perché in questa nuova era
il rapporto con il corpo è hai mé cambiato
e chi non vuole arrendersi all'idea
sarà suo malgrado uniformato.
La comunicazione fra i tuoi sensi
rende presente quell'inaspettata
che alterna, fra tristezza ed allegria,
momenti di paura immotivata.
Ma quando il litio abbassa la sua guardia,
è li che la passione ti travolge,
ubriacando con il tuo profumo
quella metà a te predestinata.
E quando poi tu senti la sua voce
la guardi misurandone gli spazi
e innesca, raccordandosi al suo odore,
quella reazione chimica inconsueta.
Allora non puoi proprio farne a meno
di avere sempre li quella presenza
che hai scelto a condividerci la vita
e ricollega il " tutto " alla tua essenza.
E' nel momento della riflessione
che il tuo intelletto fa da mediatore
e crea la differenza assai importante
tra l'animale ed il raziocinante,
convinto che i poeti del passato,
che dell'amore declamavan tanto,
senza conoscerne il problema,
confondevan l'uomo al mito astratto.

07/02/2001 Autore : Giosuè Marongiu
- siae n° 117143 -
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SPECCHIO TRUCCATO

Gli specchi che io uso son truccati,
riflesso come fossi un ragazzino,
quegli anni sembrano essere volati
che mi ritrovo padre di un bambino.
Eppure dentro di me la differenza
non sembra poi così significante,
forse sta proprio li la fregatura
verdetto ineluttabile e pesante.
La società colpevole del fatto
ti taglia fuori dalla competizione
perché, ha sentenziato a tavolino,
che dopo i 35 sei stagionato.
Questa discriminante così assurda,
che passa quasi inosservata,
travolge la tua vita come un treno
scuotendo la tua coscienza addormentata.
Gli specchi che io uso son truccati,
riflesso come fossi uno studente,
quegli anni sembrano essere volati
che mi ritrovo padre di un'adolescente.
Allora lo sgomento che ti prende
cerca di farti correre ai ripari
pensando che ritoccando il proprio aspetto
possa così aiutare questi anni avari.
Ma col passare delle tue giornate,
ti abitui a questa nuova condizione
e mentre il tuo dolore affievolisce,
tu, te ne sei fatto una ragione;
anche se ti sembra una gran stronzata
condividere questa differenza
che ha, da un lato, la pelle più stirata
e dall'altro la tua giusta esperienza.
Gli specchi che io uso son truccati,
riflesso come fossi adolescente,
questi anni sembrano essere volati
che la fine della mia vita è qui presente.
Quindi ragazzi quella fregatura
è sempre li, paziente che vi aspetta,
e solo voi potete scongiurarla
quella conseguenza illogica e obsoleta.

17/05/2001 Autore : Giosuè Marongiu
- siae n° 117143 -
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COMA

La mia vita si divide fra la veglia e il sogno
in un viaggio dove non si vede il porto,
poiché il tempo dove vado non esiste,
e ogni volta puntualmente io ritorno;
Ma se un giorno non potessi più tornare
vagherei fra le nuvole e le strade
realizzando ogni più assurdo desiderio
senza quella concretezza che pervade.
La mia vita si divide fra la veglia e il sogno
in un viaggio dove non si vede il porto,
fino al punto che ho bisogno di un riscontro
per capire se son sveglio o forse dormo,
quindi penso che se un giorno io mi perdessi
in qualunque posto, reale o immaginario,
non ne vorrei conoscere la differenza
pur di vivere comunque la mia esistenza.
La mia vita si divide fra la veglia e il sogno
in un viaggio dove non si vede il porto
assillato unicamente da un pensiero
di essere terra o di essere cielo.
Ma se un giorno non riuscissi più a tornare
vagherei fra le nuvole e le strade
imbrigliato in uno spazio della mia mente
diventato tutto a un tratto il mondo intero.

29/10/2001 Autore : Giosuè Marongiu
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IL SOLE A MILANO

Sono stato a Milano d’inverno,
era tanto che non ci passavo,
una giornata in un sole splendente
esaltava il gotico Duomo.
Un’amica stupita mi dice...
hai portato il sole del sud,
era tanto che non si vedeva,
come è bella col sole Milano.
Quanto è bella col sole Milano
che vien voglia di venirci a stare,
Quanto è bella col sole Milano
quasi quasi mi cerco uno studio
visto che finalmente hanno dato.....
la continuità territoriale;
Quanta gente veloce cammina
troppo giusta vestita in tendenza
per un branch rapinato al lavoro
in un’ora a riprendere il fiato.
I teatri, le mostre e i locali,
le giornate fra lavoro e diletto,
poi un aereo in un lampo mi porta
dove voglio " fisso " rientrare.
Quanto è bella col sole Milano
Che vien voglia di venirci a stare,
Quanto è bella col sole Milano
quasi quasi mi cerco uno studio
visto che finalmente hanno dato....
la continuità territoriale

19/12/2001 Autore : Giosuè Marongiu
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REQUIEM

La colpa è della fame
che ti annebbia la vista
a torto o a ragione
è lei la favorita.
La mente sua offuscata
che cerca una ragione,
si trova poi invasata
per una religione
di avere solo la colpa
della propria ubicazione,
di essere ad oriente,
che in un'altra posizione.
E quei loschi figuri
mangiati dalla noia
si spacciano per Dei
lanciando i loro boia:
carnefici incoscienti
vanno incontro a un "destino"
succubi delle menti
e del loro intestino
che han ferito malamente,
nel corpo e nell'orgoglio,
gli agnelli del sacrificio
dentro la grande Mela.
Allora la paura
scatena la reazione,
sbagliata o forse giusta
sembra una soluzione,
di mettere a tacere,
anche se non ci credo,
quei morsi per la fame
dentro quelle moschee.

"SELF-PORTRAIT

SHE IS

she is my diamond
she is my world
she is my daugther
and I live for her

she is a woman
she is a sergent
she is very hard
but I love her

when I think of her
The sun breaks the clouds
and my heart is happy

when I think of her
the sky becomes black
always ready to contest me
always ready when she can to declare war to me
always ready to choose the clothes for me
and I am very angry

but despite this when I think of her
my heart is full of joy

she is my diamond
she is my world
she is my daughter
and I live for her

she is a womam
she is a sergent
she is very hard
but I love her

when I think of her
the sun breaks the clouds
and my heart is happy

she is very sad because her friend went away
I pray because her soul returns to smile

Autore : Giosuè Marongiu
- siae n° 117143 -
Località Monti Nieddu c.s. s.n. 09040 Maracalagonis ( Cagliari )
Tel. 070 755504 o 34706231802 www.giosuemarongiu.it giosue@giosuemarongiu.it
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THE TRIP

My asleep body
wrapped in the light
so slowly slowly
high flies

my shinning body
running in the air
running in a moonlight night

now I overhang
valleys and streets
I know my city and
the house of my friend
sleeping with his wife

there is so much peace
and this night is going to be over
and I come back in my body

my asleep body
wrapped in the light
so slowly slowly
high flies
my body is shinning of joy

now I over hang
valleys and streets
I know my city friend
sleeping with his wife

WALKING PARIS

If you want to see
if you want to see
if you want to see
you can

if you walk Paris
you can see the grey air
wrapping your body
if you go for a walk
Senna river side
you can listen to the silent all around
you can listen to the dampness
that owns you
and wets your face

on the boulevard side
you can see
fire eating man
as a mad around
all the coffee bars
a chieves his performance

if you want to see
if you want o see
if you want to see
you can

if you walk for alleys
behind the boulevards
you can see art’s galleries

if you go for a walk
to the sacre coeur Hill
you can see the big void streets
you an get the cable railway
that goes up to the church

the shinning signs
floods by lights pigalle
and men in livery propose
to go in to the night clubs

if you want to see
if you want to see
if you want to see
you can

WOMAN IN GREEN

You came in my gymnasium
and I saw your winding body
moving as a dance

grace-full green dressed long fair hair
over your shoulders and a long
sweet trail smell of woman

long fair hair slowly waving
on your shoulders
dressed in a tight shirt
for collar trimmed
walking on high heeled shoes
on the sounding floor

you near to me
a smile and your sweet
lips on my wet face
all eyes on her but
she just speaks to me

you came in my gymnasium
and I saw your winding body
moving as a dance grace-full
green dressed long fair hair
over your shoulders and a long
sweet trail smell of woman

so many years together
she still surprises me
she is my woman

WIND OF MAINLAND

Long whit sandy expanse
and a sea water wirl digs the coast

I sit looking at the sea
in a sacral atmosphere
of my forefathers

coast from mountains
watched by men those walk
moving their body in a dance

on my island owned by winds
slow slow elapse the time

a gem detached from the sky
falls in to the sea
and lets the planet more fine be
an island decrated to be admired

on my island owned by winds
the time stopped

on my island owned by winds
the time doesn’t exist.

FOR VIVALDI

When the grain is ripen
from the road
I just stop
looking the wind
that moves the jellow ears
in the country the silent all around
wraps me
sounding a sweet melody

when in the fireplace
the fire is lighted
I iust sit looking the flames
that hipnotize me
and into me there is much peace

when the almond-trees make their
white flowers
and when the peach blossoms
color of pink
all around is green
I listen into me a big desire that grow

when the people go towards the sea
leaving the cities void
and the country under the sun becomes arid
I think
when the grain is ripen
from the road
I just stop
looking the wind that moves the yellow ears

THE PACT

Give me your soul
if you want to see many fallowing season
cities changing and expaning
see your body that remains young
if you want to know man’s evolution
see a man that gotta try to insert
into his cerebral cortex a
connection with his own p.c.
try to see the images of his own
toughts so that better know
his own mind

give me your soul
give me your soul

if you give me your soul
I will make you know how easy is
to go on a journey along the space
to get to far planets
and know different worlds

give me your soul

I like all these things that you give me
but where is my soul?
maybe it will be inside my intestine?
or may be inside my stomach?
if you managed to find it then
you could cacth it
I will be pleased to live an eternal life.

Autore : Giosuè Marongiu
- siae n° 117143 -
Località Monti Nieddu c.s. s.n. 09040 Maracalagonis ( Cagliari )
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RUNNING WATER

The running water undar my feet
the running water over my head
the running water inside me
the running water but no stop

where is the water?
where is it going now?

I want to know its route
I want to go to it

the running water in the countries
the running water on the rivers

the running water way to sea
the running water steam in the sky
the running water again falls down
the running water under my feet

where is the water?
where is it going now?

I want to know its route
I want to go to it

the running water on the buildings
the running water on the walls

the running water on the way
to turn into the severages
the running water on the underground
the running water way to sea

the water is here!
I know its route!
I’m running to it!

the running water under my feet
the running water over my head
the running water inside me
the running water but doesn’t stop

I’m the water
I don’t know any border
my country is the world

WIND OF MAINLAND

Its hungry's fault,
that obscures your sight
being wrong or being right
its favourite one

His darken mind
searchs for a reason
feelts then possessed
because of the religion

To be just guilty
of the own location
to be at the orient
instead of another position

And suspicious
bored people
pretend to be gods
sending theme hangmen

unconscious torturers
go toward to the "destiny"
victims of the mind
and theme intestine

They hurt strongly
in the body and in the pride
the lambs of sacrifice
into the big apple

And then the fear
makes reaction
wrong or maybe right
seems a solution

To hush up
even if I don't believe
those cramps because of hungry
into those mosques

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