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Miscele e preparazione dei colori nella tavolozza

3 Mixes and preparation of the colors in the palette.
 

Vediamo ora come preparare i colori.

Disporre innanzitutto di un barattolo con dell’acquaraggia dove lavare i pennelli, poi inizieremo col fare una miscela di 1/3 di damar, (vernice finale per oli), acquaraggia e olio di lino cotto. Questa miscela accelera il lavoro poiché riduce notevolmente i tempi di essiccazione. Ora disponiamo un po’ di colore ad olio, per esempio il verde, sulla tavolozza, e ci versiamo sopra qualche goccia della miscela preparata. Con una spatola si dovrà impastare fino ad ottenere un colore fluido, quindi una tinta piena. La metà dell’impasto ottenuto verrà spostata nel lato vicino e si dovrà aggiungere, in questo caso, un poco di giallo di cadmio, quindi dopo aver versato un altro pochino di miscela, precedentemente indicata, si dovrà impastare ancora per ottenere così la mezza tinta. Basterà ancora spostare metà dell’impasto ottenuto di lato per poi aggiungere ancora del giallo cadmio e rimpastare per ottenere così la terza tinta. Stesso procedimento andrà fatto per ogni tinta piena della tavolozza.

4 Formati e preparazione delle superfici da dipingere

Una volta preparata la tavolozza bisogna pensare alla superficie dove si intende dipingere; la prima cosa da considerare, è che il formato non dovrà essere né troppo grande né troppo piccolo e cioè un quadro grande non deve dare l’idea che sia un quadro piccolo ingrandito e lo stesso dicasi per uno piccolo che non deve dare l’idea di un quadro rimpicciolito.

Questa superficie va preparata in maniera che non sia troppo permeabile onde evitare che il colore messo sopra venga rapidamente assorbito e quindi si secchi troppo velocemente.

Creando invece una superficie troppo impermeabile si rischia che il colore trovi delle difficoltà ad aggrapparsi alla tela e quindi, una volta asciugato, dia origine a piccole crepe. E’ preferibile preparare l’imprimitura della superficie da dipingere con del biancone murale mischiato con del vinavil.

 5 Ossatura del quadro o disegno 

Quindi si passa a disegnare il soggetto che si intende dipingere (ombre comprese) nella maniera più minuziosa possibile; avendo cura di separare, schematizzando sempre col disegno, le zone in ombra dalle zone in luce creando quindi già un’ossatura e un equilibrio nel quadro.

6 Prospettiva cromatica, aerea o atmosferica

Sia il paesaggio che l’oggetto da rappresentare, anche il più piccolo, hanno una loro prospettiva cromatica o prospettiva atmosferica, con la quale si può dare la sensazione della tridimensionalità.

Cioè un oggetto che sta di fronte ai nostri occhi viene da noi percepito in un certo modo.

Prendiamo come esempio un uovo, la cui tinta potrebbe sembrare piatta; se vi applichiamo la prospettiva atmosferica,  avremo che il punto più vicino al nostro occhio sarà di tinta di peso superiore rispetto a quelle più distanti, e cioè quest’uovo sarà suddiviso in tinte strisce di colore di tonalità diverse fino ad ottenere nella zona più distante da noi una tinta molto chiara.

Mentre quella più vicina al nostro occhio, di una tinta non più scura ma più intensa.

Per dipingere una veduta marina con una spiaggia e delle rupi avremo che in primo piano si userà, per le rupi un bruno rossiccio con del fogliame verde e dei fiori gialli, e per la spiaggia, da un paglierino a un paglierino chiarissimo fin verso il mare che inizierà con un blu intenso e continuerà a sbiadire verso l’orizzonte, per incontrare così il cielo chiarissimo che diverrà di colore più intenso verso il bordo superiore della tela (come da tabella A8)

Questo perché?

Perché il bordo alto sarà il punto di cielo più vicino all’osservatore e poiché il cielo dal punto di vista percettivo è parabolico, l’orizzonte è il punto più distante rispetto a chi guarda. Allora possiamo dire che la prospettiva atmosferica dipende dalla capacità prospettica del nostro occhio di percepire i colori più o meno sfocati a secondo della loro distanza, l’importante è che essa venga sempre applicata anche negli oggetti più piccoli rappresentati.

Now let's see how to prepare the colors.

First have a jar with some water ray to wash the brushes, then we will start by making a mixture of 1/3 of damar, (final varnish for oils), water ray and cooked linseed oil. This mixture accelerates the work as greatly reduces drying times. Now we have a little 'oil color, for example the green on the palette, and we pour a few drops of the mixture prepared. With a spatula, you will have to knead until a fluid color, and therefore a full tint. The half of the dough obtained will be moved in the near side and you will have to add, in this case, a little cadmium yellow. So after paying a little bit more of the mixture indicated previously you will have to knead well to get the half-tone. Just move even half of the dough obtained from the side and then add another reshuffle of cadmium yellow and so to get the third color. The same procedure must be done for each of the full color palette.

4 Formats and preparation of surfaces to be painted

Once prepared the palette must think of the area where you plan to paint, the first thing to consider is that the format should be neither too large nor too small and that is a large picture must not give the idea that it is a small picture larger and the same goes for a small one that does not have to give up the idea of ​​a framework shrunk.
This surface should be prepared in a way that is not too permeable to avoid the color put on is rapidly absorbed and then drying out too quickly.
Creating instead a waterproof surface too is likely that the color you experience difficulties to hold on to the canvas and then, once dried, forms small cracks. It 'best to prepare the surface to be painted with primer-toed mural mixed with the PVA glue.

5 Skeleton of the picture or design

Then we come to draw the subject that you want to paint (including shadows) in the most thorough possible; taking care to separate schematizing always with the drawing, shadow areas from areas already light thus creating a framework and a balance in the framework .

6 Perspective color, air or atmospheric

Both the landscape and the object to be represented, even the smallest, have their chromatic perspective or atmospheric perspective, with which you can give the feeling of three-dimensionality.
That is, an object that is in front of our eyes is perceived by us in a certain way.
Take for example an egg, whose color might seem flat, if you apply the atmospheric perspective, we have that the point closest to the color of our eyes will be weighing more than those further away, and that this egg will be divided into colors stripes of different shades until you get in the most distant from us a tint very clear.
While the one closest to our eye, a color not darker but more intense.
To paint a view to the sea with a beach and rocks in the foreground that we will use for the rocks a reddish brown with green foliage and yellow flowers, and from the beach, from a pale straw to a clear right down to the sea which will begin with an intense blue and will continue to fade into the horizon, to meet the sky so clear that it will become more intense color toward the top edge of the canvas (see table A8)

Why is that?

Because the high edge of the sky will be the closest to the viewer, and because the sky from the point of view of perception is parabolic, the horizon is the farthest point to the viewer. Then we can say that the atmospheric perspective perspective depends on the ability of our eye to perceive colors more or less fuzzy according to their distance, the important thing is that it is always applied even in the smallest objects represented.

 

A8

 SEZIONE DI UN PAESAGGIO, CIELO, MARE E RUPI
SECTION OF A LANDSCAPE, SKY, SEA AND CLIFFS

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