Vediamo ora come
preparare i colori.
Disporre innanzitutto
di un barattolo con dell’acquaraggia dove lavare i pennelli,
poi inizieremo col fare una miscela di 1/3 di damar, (vernice
finale per oli), acquaraggia e olio di lino cotto. Questa miscela accelera il lavoro poiché
riduce notevolmente i tempi di essiccazione. Ora disponiamo un
po’ di colore ad olio, per esempio il verde, sulla tavolozza,
e ci versiamo sopra qualche goccia della miscela preparata. Con
una spatola si dovrà impastare fino ad ottenere un colore
fluido, quindi una tinta piena. La metà dell’impasto
ottenuto verrà spostata nel lato vicino e si dovrà aggiungere,
in questo caso, un poco di giallo di cadmio, quindi dopo aver
versato un altro pochino di miscela, precedentemente indicata, si
dovrà impastare ancora per ottenere così la mezza tinta.
Basterà ancora spostare metà dell’impasto ottenuto di lato
per poi aggiungere ancora del giallo cadmio e rimpastare per
ottenere così la terza tinta. Stesso procedimento andrà fatto per
ogni tinta piena della tavolozza.
Una volta preparata
la tavolozza bisogna pensare alla superficie dove si intende
dipingere; la prima cosa da considerare, è che il formato non
dovrà essere né troppo grande né troppo piccolo e cioè un
quadro grande non deve dare l’idea che sia un quadro piccolo
ingrandito e lo stesso dicasi per uno piccolo che non deve dare
l’idea di un quadro rimpicciolito.
Questa superficie va
preparata in maniera che non sia troppo permeabile onde evitare
che il colore messo sopra venga rapidamente assorbito e quindi
si secchi troppo velocemente.
Creando invece una
superficie troppo impermeabile si rischia che il colore trovi
delle difficoltà ad aggrapparsi alla tela e quindi, una volta
asciugato, dia origine a piccole crepe. E’ preferibile
preparare l’imprimitura della superficie da dipingere con del
biancone murale mischiato con del vinavil.
Quindi si passa a
disegnare il soggetto che si intende dipingere (ombre comprese)
nella maniera più minuziosa possibile; avendo cura di separare,
schematizzando sempre col disegno, le zone in ombra dalle zone
in luce creando quindi già un’ossatura e un equilibrio nel
quadro.
6
Prospettiva cromatica, aerea o atmosferica
Sia il paesaggio che
l’oggetto da rappresentare, anche il più piccolo, hanno una
loro prospettiva cromatica o prospettiva atmosferica, con la
quale si può dare la sensazione della tridimensionalità.
Cioè un oggetto che
sta di fronte ai nostri occhi viene da noi percepito in un certo
modo.
Prendiamo come
esempio un uovo, la cui tinta potrebbe sembrare piatta; se vi
applichiamo la prospettiva atmosferica, avremo che il
punto più vicino al nostro occhio sarà di tinta di peso
superiore rispetto a quelle più distanti, e cioè quest’uovo
sarà suddiviso in tinte strisce di colore di tonalità diverse
fino ad ottenere nella zona più distante da noi una tinta molto
chiara.
Mentre quella più
vicina al nostro occhio, di una tinta non più scura ma più
intensa.
Per dipingere una
veduta marina con una spiaggia e delle rupi avremo che in primo
piano si userà, per le rupi un bruno rossiccio con del fogliame
verde e dei fiori gialli, e per la spiaggia, da un paglierino a
un paglierino chiarissimo fin verso il mare che inizierà con un
blu intenso e continuerà a sbiadire verso l’orizzonte, per
incontrare così il cielo chiarissimo che diverrà di colore più
intenso verso il bordo superiore della tela (come da tabella A8)
Questo perché?
Perché il bordo alto
sarà il punto di cielo più vicino all’osservatore e poiché
il cielo dal punto di vista percettivo è parabolico,
l’orizzonte è il punto più distante rispetto a chi guarda.
Allora possiamo dire che la prospettiva atmosferica dipende
dalla capacità prospettica del nostro occhio di percepire i
colori più o meno sfocati a secondo della loro distanza,
l’importante è che essa venga sempre applicata anche negli
oggetti più piccoli rappresentati.
Now let's see
how to prepare the colors.
First have a jar with some water ray to wash the brushes,
then we will start by making a mixture of 1/3 of damar,
(final varnish for oils), water ray and cooked linseed oil. This mixture accelerates the work
as greatly reduces drying times. Now we have a little 'oil
color, for example the green on the palette, and we pour a
few drops of the mixture prepared. With a spatula, you will
have to knead until a fluid color, and therefore a full tint.
The half of the dough obtained will be moved in the near
side and you will have to add, in this case, a little
cadmium yellow. So after paying a little bit more of the
mixture indicated previously you will have to knead well to
get the half-tone. Just move even half of the dough obtained
from the side and then add another reshuffle of cadmium
yellow and so to get the third color. The same procedure
must be done for each of the full color palette.
4
Formats and preparation of surfaces to be painted
Once prepared the palette must think of the area where you
plan to paint, the first thing to consider is that the
format should be neither too large nor too small and that is
a large picture must not give the idea that it is a small
picture larger and the same goes for a small one that does
not have to give up the idea of a framework shrunk.
This surface should be prepared in a way that is not too
permeable to avoid the color put on is rapidly absorbed and
then drying out too quickly.
Creating instead a waterproof surface too is likely that the
color you experience difficulties to hold on to the canvas
and then, once dried, forms small cracks. It 'best to
prepare the surface to be painted with primer-toed mural
mixed with the PVA glue.
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Skeleton of the picture or design
Then we come to draw the subject that you want to paint (including
shadows) in the most thorough possible; taking care to
separate schematizing always with the drawing, shadow areas
from areas already light thus creating a framework and a
balance in the framework .
6
Perspective color, air or atmospheric
Both the landscape and the object to be represented, even
the smallest, have their chromatic perspective or
atmospheric perspective, with which you can give the feeling
of three-dimensionality.
That is, an object that is in front of our eyes is perceived
by us in a certain way.
Take for example an egg, whose color might seem flat, if you
apply the atmospheric perspective, we have that the point
closest to the color of our eyes will be weighing more than
those further away, and that this egg will be divided into
colors stripes of different shades until you get in the most
distant from us a tint very clear.
While the one closest to our eye, a color not darker but
more intense.
To paint a view to the sea with a beach and rocks in the
foreground that we will use for the rocks a reddish brown
with green foliage and yellow flowers, and from the beach,
from a pale straw to a clear right down to the sea which
will begin with an intense blue and will continue to fade
into the horizon, to meet the sky so clear that it will
become more intense color toward the top edge of the canvas
(see table A8)
Why is that?
Because the high edge of the sky will be the closest to the
viewer, and because the sky from the point of view of
perception is parabolic, the horizon is the farthest point
to the viewer. Then we can say that the atmospheric
perspective perspective depends on the ability of our eye to
perceive colors more or less fuzzy according to their
distance, the important thing is that it is always applied
even in the smallest objects represented.