E' come, se da sempre, si fosse stati
obbligati a muoversi su passaggi paralleli e ad ognuno di essi
vietato interferire con l'altro, alimentando quasi una faida, con
l'unico scopo di distogliere l'attenzione dalla sua palese soluzione,
che aveva come unica finalità l'emarginazione dei singoli a salvaguardia
delle caste e del loro interesse privato, ognuno nella propria
disciplina artistica.
Ma come in un imbuto, arrivato alla strettoia, si può finalmente
scorgere la luce che da essa arriva, obbligandoci a prendere coscienza
delle inesistenti separazioni, che liberano la nostra mente da
restrizioni settoriali, al fine di conquistare più facilmente la via
verso la creatività in ogni direzione. Finalmente libero di pensare di vederla, di farla muovere, di ascoltarla e di
raccontarla, questa opera monumentale.
E' come stare "2000" volte più largo e senza neanche il vincolo
oppressivo dello "spazio" comunicativo.
Londra 12/06/2001
Giosuè Marongiu